Sunday, October 22, 2006

Stefano Picchi - Generale kamikaze (2004)

Ogni edizione del Festival ha la sua canzone dedicata al tema scottante del momento. Nel 1992, ad esempio, i grandissimi New Trolls gareggiarono con Quelli come noi, nella quale veniva nominato, per la prima volta in una canzone italiana, l’AIDS.
Nel 2004 questo genere, per la verità mai molto apprezzato dal pubblico sanremese, raggiunge il suo acme con questa gemma canora. Generale kamikaze, interpretata dal giovane cantautore toscano Stefano Picchi, non usa certamente giri di parole. E il titolo ne è l'esempio lampante. Ma troppa serietà, soprattutto se inserita in un contesto come l’Ariston, si sa, provoca quasi sempre l’effetto contrario. Come potrebbe essere il contrario ascoltando l’improbabile storia di questo kamikaze che il giorno prima di farsi esplodere conosce una che gli dice che è l’uomo perfetto per lei e decide di abbandonare il suo progetto… ma per cortesia!!!!
I versi, degni del miglior Toto Cutugno, fanno venire la pelle d’oca e non certo per l’emozione. Uno per tutti: “Con l'amore puoi provare a disinnescare e non detonare”.
A sottolineare ulteriormente la drammaticità del tutto, la performance dello stesso Picchi, che si presenta sul palco con un look da aspirante sosia di Daniele Groff, che cantò il suo pezzo quasi fosse impalato, rigido come un manico di scopa:

“Mastico le nuvole
Per poi sputare ironiche
Sentenze che non capiresti mai
Mi hanno scelto mi hanno detto
Sì sei tu l'uomo perfetto
E nel cuore per odiare
Ho un detonatore
È questione di ore

Generale kamikaze
Sono un padre che deve tornare
Non c'è pace nell'attesa
Generale quel valore non mi basterà a spiegare
Nei miei occhi non c'è gloria

Mastico le pagine per non sentirmi inutile
Dove sia scritto non me lo dirai
Poi nel letto lei mi ha detto
Sei per me l'uomo perfetto
Con l'amore puoi provare
A disinnescare...
E non detonare

Generale kamikaze
Sono un uomo che non ha il dovere
Non c'è tempo nell'attesa
Generale si signore
Non mi sento disertore
Perché sto seguendo il cuore…”

Per la cronaca, l’edizione 2004 del Festival vide la soppressione delle categorie Big e Nuove proposte, da molti ritenuto un bieco espediente per poter allargare la lista dei partecipanti non troppo famosi ma troppo in là con l’età per gareggiare nella categoria giovani (come il famigerato Mario Rosini, arrivato a sorpresa secondo tra giustificati sospetti di brogli). I 22 partecipanti vennero convogliati in un’unica categoria che ebbe come trionfatore un Masini fresco di trapianto di capelli. Secondo lo sconosciuto Mario Rosini, terza la sconosciuta Linda. Quarto il purtroppo conosciuto Paolo Meneguzzi. Insomma, con una classifica improbabile come questa, che valore poteva avere il settimo posto del kamikaze Picchi. Nessuno.
Di Stefano Picchi, dopo Sanremo, nessuno ha più sentito parlare.
Ci auspichiamo almeno un ripescaggio per la prossima edizione di Music Farm.

1 comment:

Anonymous said...

E brava missrettore...
bella recensione.
Anonimo75