Wednesday, February 16, 2011

Sanremo 2011 - Per chi non l'avesse capito, gli abiti della Canalis sono di Pucci.

L'abito della Canalis è di Pucci.
Dopo questa spiazzante informazione il Festival non sarà più lo stesso. Almeno credo fosse questa l'intenzione deglia autori, vista la spasmodica enfasi messa da Morandi nel fare ad ogni ingresso della ragazza la fatidica domanda, per la verità posta sempre in forma di "completa la frase" a un bambino ritardato: "Eli, e il tuo abito è di?...". Così come spasmodica è l'attesa generata dall'ogni volta evidente incertezza della Canalis nel rispondere "Ehhhh... sono di... Pu...Pucci". Pochi secondi ma al cardiopalma, insomma.
Tentando di dare un po' di tregua alle mie provate coronarie dopo cotante emozioni passiamo al contorno canoro.
Non mi soffermerò sulle esibizioni 2.0 dei big in gara perché non modificherei una sola delle parole scritte nel post precedente. Modificare i giudizi no, ma posso invece aggiungere qualcosa: è tutta la notte, infatti, che penso a cosa mi ricordi la canzone dei
Modà con Emma/Emma con i Modà/I Modà e Emma/Emma e i Modà: è un plagio di Vieni da me delle Vibrazioni. Ma glielo perdono perché è troppo bello ascoltare dal presentatore di turno l'enunciazione della formazione del team di autori che hanno composto cotanta fotocopia, Silveste-Zapparoli-Palmosi, tanto che intendo registrarla e metterla come suoneria del cellulare.
LE NOTE SONO 7 - PARTE SECONDA: lo so, già molti hanno gridato allo scandalo per il brano di Madonia e Battiato, costruito unendo l'intro di Sentimento nuevo, presa paro paro, a Segnali di vita, entrambi successi del cantautore catanese. Ma l'autoplagio a Sanremo non è un reato, anzi, solitamente c'è in ballo almeno il terzo posto per una cosa del genere (anche se non credo sia questo il caso...).
LE NOTE SONO 7 - PARTE TERZA: provate a cantare Per un amico in più di Cocciante sul ritornello di Bastardo della Tatangelo. Modestamente anch'io sono un po' bastarda.
Vale la pena spendere almeno una parola per l'ospite straniero di turno, un patetico Andy Garcia, talmente bolso da far nascere il sospetto che l'odiato Fidel Castro non si veda più in pubblico perché da tempo impegnato a far lavorare i succhi gastrici dell'attore. Il duetto con Morandi che segue all'intervista dovrebbe evocare le atmosfere di Buena Vista Social Club ma, nonostante l'età ci sia, finisce per assomigliare alla cover di un brutto jingle di uno spot del Bacardi Mojito cantata a un corso serale di salsa per tardone.

Ma veniamo all'evento clou della serata: le esibizioni dei primi 4 Giovani talenti da dimenticare di questa edizione 2011.
Serena Abrami - Lontano da tutto: dimenticata e dimenticabile partecipante della seconda edizione di X-Factor, Serena presenta una ballade, dimenticabile anch'essa, dalla sonorità minimali e velatamente folk scritta per lei da Niccolò Fabi. E spero siano altrettando dimenticabili in fretta anche le sue stonature.

Anansi - Il sole dentro: eccolo, Anansi, il rastamanno lindo, perché portare avanti l'utopia di Zion non significa rinunciare alla cura dell'igiene personale: lui i dreadlock li lava tutti i giorni con lo shampoo Ultra Dolce di Garnier alla camomilla e fiori d'arancio e i joint saranno anche buoni ma quanto impuzzano i vestiti signora mia! Patetico ed imbarazzante. Da spedire in Giamaica a calci nel culo, così magari scopre anche dove sia.
Gabriella Ferrone - Un pezzo d'estate: le Lollipop erano in quattro e non ne facevano una. La Ferrone è una ma ne fa quattro. E non so se sia un complimento.
Raphael Gualazzi - Follia d'amore: non è che adesso un diploma del conservatorio autorizza chiunque a credersi Paolo Conte. Grazie Gualazzi, la richiamiamo noi eh.

Tra i giovani virgulti vengono prevedibilmente eliminati Anansi e la Ferrone.
Altrettanto prevedibili le eliminazioni eccellenti di Al Bano e della salma della Pravo. Amanda ora è davvero libera. E noi con lei.

1 comment:

Anonymous said...

minchia è vero! L'inizio della canzone di Emma e i Modà è uguale uguale a quello delle Vibrazioni!