Sunday, January 06, 2008

Sanremo 2008 - Il mio freddo commento a caldo

A un mese dall'inizio della manifestazione che ogni anno ci ricorda quanto i soldi del canone Rai siano ben spesi, spendere anche due parole per i big in gara mi sembra doveroso. Ecco, la prima cosa che mi sento di dire è: grazie di cuore Pippo, perché il tuo contributo ai post di questo blog è inquantificabile!

Dopo questo doveroso ringraziamento passiamo ad analizzare nello specifico i concorrenti di questa edizione. Leggendo la lista si possono immediatamente dividere i partecipanti in tre nette correnti di pensiero: quella giovanilistica "Minkia, sono a Sanremo!", quella (pseudo) autoriale "Sono a Sanremo ma per favore non ricordatemelo", quella senile con l'alzeimer in agguato "Sono a Sanremo?".


I portabandiera della prima sono, ça va sans dire, i Finley, irritanti quanto il camion della raccolta vetro alle 3 del mattino sotto la vostra finestra. Se usasse ancora l'abbinamento del big italiano con il big straniero farebbero degno pandan con quei parrucconi dei Tokio Hotel, provocando la morte di migliaia di ragazzine causa disidratazione dovuta al versamento di troppe lacrime, nonché la mia, dovuta a suicidio.
Inutile specificare che un posto tra i primi cinque è loro assicurato (visto che quest'anno gli Zero assoluto non ci sono), nonché un post su questo blog, il che non è poco! Tra gli altri miracolati di questo gruppo un posto di riguardo ce l'ha sicuramente Fabrizio Moro, che stavolta ci prova con una canzone d'amore. Ed è un peccato perché puntavo su di lui per una bella canzone su Mastella o la monnezza partenopea o l'aumento della benzina o le cellule staminali o il fenomeno Moccia o Rosa e Olindo Romano e via dicendo. E vabbè, sarà per a prossima volta. Non manca nemmeno la coppia di fenomeni da baraccone, Giò Di Tonno e Lola Ponce, a.k.a. il gobbo di Notre Dame ed Esmeralda, nell'omonimo musical di Cocciante, che portano avanti la grande tradizione delle coppie formate da gnoccaconunminimodivoce+cantante, in passato degnamente rappresentata da Luisa Corna+Fausto Leali, Annalisa Minetti+Toto Cutugno, Mietta+Morris Albert (no anzi, dimenticate quest'ultima). Da segnalare che Di Tonno ha all'attivo già due partecipazioni al Festival, nel 1994 e 1995, che nessuno però ricorda. La loro canzone è stata composta per l'occasione da Gianna Nannini, il che non potrà non avere un certo peso specifico sulla giuria, di qualità e non. Non mi sento di spendere più di dieci caratteri tipografici per la solita Anna Tatangelo, in gara con la solita canzone del solito Gigi D'Alessio, nonostante l'argomento riguardi il mondo dei gay. Diciamo piuttosto che, non riuscendo nemmeno lontanamente ad immaginare una benché minima attinenza tra il neomelodico napulitano e il mondo omosessuale preferisco non pensare a cosa la mente di Gigggi abbia potuto partorire stavolta. Idem Meneguzzi. Bastaaaaa! Che il nuovo governo faccia una legge per inibirne la partecipazione ai prossimi festival! Di Grignani, beh, ho letto che ha fatto una dieta per perdere i chili di troppo. Ed infine inserirei nel mucchio anche Mietta (nonostante si possa definire una veterana), perché troppo giovane per essere nel gruppo dei babbioni, perché lontana svariati anni luce da una qualunque velleità autoriale e soprattutto perché a parte una partecipazione ogni 3 anni a Sanremo, si può sapere che cosa fa il resto del tempo?! Ad ogni modo mi aspetto grandissime cose da lei dato che il suo autore è mister Pasquale Panella, che già ci aveva regalato intensi attimi di godimento nel 2006 con la performance ispirata a The ring della divina Anna Oxa con il brano Processo a me stessa.

Della seconda corrente fanno parte la stragrande maggioranza dei partecipanti, al grido di "porto avanti un certo discorso cantautoriale profondo che non è che centri proprio tanto con Sanremo ma la casa discografica mi obblica a venir qui sennò non vendo una fava". Capogruppo il pashminatissimo Sergio Cammariere, raffinato come una porcellana di Limoges e voluto a gran voce da Baudo, che quest'anno aveva esaurito la scorta di Piero Mazzocchetti. Riuscirà a bissare il successo di Tutto quello che un uomo del 2003? Vivo anche senza sapere la risposta. Sicuramente più orecchiabile ma comunque di grande qualità mi auspico sarà Max Gazzè che, con ogni probabilità, si contenderà il premio della critica con il bizzarro Francesco Tricarico che dopo aver dato della "puttana alla maestra" nel suo più famoso pezzo, ha cominciato un percorso di penitenza, partito con il diventare autore per Celentano, che sarà completato solo con la benedizione di Pippo. Avrà il coraggio di mantenersi sopra le righe anche sul palco dell'Ariston? Attendo con ansia la sua performance. Zampaglione? Ma non si era dato al cinema? Ma soprattutto, perché si ostina ad usare il nome Tiromancino? Bennato? Ah, quello de Il gatto e la volpe! Eh no, quello è Edoardo, il fratello più famoso, mentre questo è Eugenio. Ah ecco... L'Aura? Chi? Ah quella di Radio Star! Sì, ma pure quella di Irraggiungibile, presentata a Sanremo nel 2006. Ma chi se la ricorda? Già, il problema è questo; la brava cantautrice, splendida voce, molto talento, ce la mette proprio tutta ma, quando le va bene, viene scambiata per Dolcenera. Figuriamoci quando le va male! Il sempre ottimo Mario Venuti ha nuovamente sbagliato strada, perché non si spiegherebbe altrimenti l'ennesima presenza al Festival. Ma il vero outsider di quest'anno è il grandissimo Frankie Hi Nrg che, se già non era bastata la partecipazione di Er Piotta nel 2004, ci ricorda come il rap stia al Festival quanto Flavia Vento alla fisica quantistica. E per farlo utilizza l'artiglieria pesante, intitolando il brano Rivoluzione. Neanche a dirlo, sono sempre stata una sua fans. E anche stavolta faccio il tifo per lui. Per un posto che vada dal quart'ultimo all'ultimo, ovviamente! Che è sempre sinonimo di qualità. E si farebbe buona compagnia con altri grandi delle edizioni passate.

Ed infine ecco il gruppo vacanze Anni sereni. Gli inossidabili. Quelli che non ti abbandonano mai. I punti fermi della vita di ogni italiano, dopo la famiglia e la chiesa, capeggiati da sua eccellenza il maestro Amedeo Minghi, che sembra sempre più il Nosferatu del film di Coppola.
Capitano in seconda Little Tony, che dopo un brutto problema di salute è tornato in formissima, pronto a regalarci una canzone sull'amore nella terza età, e magari qualche mossa pelvica. Di Toto Cutugno che posso dire. Sapete tutti che è il mio favorito e probabilmente senza di lui questo blog non avrebbe ragione d'esistere. E il pezzo promette bene già dal titolo, Un falco chiuso in una gabbia. Secondo posto, ovviamente. Riguardo a Zarrillo, ormai è un'emanazione diretta dell'Ariston stesso. Colui che considera Sanremo alla stregua dell'annuale appuntamento di pulizia dei denti: non lo si può saltare. Un pilastro di ferrocemento. Da lui non mi aspetto nulla di più che il solito tripudio di melensaggine ultra melodica, ma il solo sapere che anche quest'anno Zarrillo c'è mi fa sentire la terra sotto i piedi. E infine la divina, mia prediletta, Loredana Bertè, che come sempre si fa notare a cominciare dalla storia che c'è dietro il suo brano Musica a parole: frugando tra le sue cose (l'armadio da dove tira fuori le sue divine mise da Madonna di Lourdes grunge?) ritrova un nastro di 25 anni prima inviatole da Alberto Radius, chitarrista dei Formula 3. Lory lo chiama e gli chiede di riarrangiare il pezzo, mentre lei si occuperà di scrivere il testo. E poco importa se la sua partecipazione è stata fortemente spinta da Baudo. Loredana, con tutti i suoi eccessi, è l'ultima vera diva della canzone italiana. E chissenefrega se poi finirà all'ultimo posto: l'importante, dopotutto, è esserci.

Infine vale proprio la pena di soffermarsi un attimo sui due grandi esclusi: la coppia Povia-Baccini lasciati a sorpresa (ma per chi?) fuori dalla lista dei big. Secondo i due il motivo è la loro appartenenza politica unita ad una opposizione delle major discografiche. E per tutta risposta organizzano un contro festival nei giorni della manifestazione, chiamato Indipendent Music Day, nel quale però non interpreteranno la loro canzone festivaliera tanto bella. E nessuno si domanda come mai?

9 comments:

Anonymous said...

grande miss:

dopo sto post muoio felice

Anonymous said...

Miss, ti prego, promettici di aggiornare il blog in tempo reale durante il festival! Voglio sapere immediatamente i tuoi commenti dopo ogni esibizione!
Sei un mito!

Aldo said...

Grande!!!!

Resta cunnoi!!

... e per farti male musicamente parlando, ascolta il mio primo album!!

http://www.myspace.com/tonyhorroritaly

PS Youtube ha cancellato le esibizioni a Sanremo delle Lollipop!! Qualcuno le ha salvate?

V I K K said...

su "orrore a 33 giri TV" ci dovrebbero essere se non ricordo male

:D

Anonymous said...

giovedì 19 febbraio 2009

Il Male nei dettagli

Il clima “sanremese” ispira qualche riflessione sull’influsso luciferino nel settore dell’intrattenimento.
Il bersaglio primo del disegno satanico sono i bambini ed i giovani perché i più malleabili e ricettivi, quindi terreno d’azione sono le trasmissioni per i più piccini, cartoni animati, e adolescenti, programmi musicali.
E’ risaputo che la Walt Disney pagò 70 milioni di dollari (!) per non affrontare un processo per satanismo (1).
In USA ogni giorno migliaia di omicidi e crimini efferati “avvengono” in televisione il che è di stimolo alla criminalità REALE giù in strada. In America è stata quasi vinta la battaglia contro il fumo di tabacco, ma clamorosamente perse quelle contro il consumo di droga e la violenza in TV.

Molti gruppi musicali di fama, non solo “heavy metal”, sono stati sospettati e dimostrati di avere inserito incitamenti a satana nelle loro produzioni. In particolare messaggi subliminali (2) nel “reverse speech”, “backmasking” (3) ,ma ci sono anche testi insospettabili che sono canzoni di “profondo” amore a LUI, Lucifero, Signore delle Tenebre.
Il “reverse speech” e l’alcolto all’indietro di frase parole registrate “in avanti”. Il “blackmasking” invece è l’incisione al rovescio di parole e frasi registrate normalmente. Questa tecnica salì alla ribalta con l’LP “Revolver” del Beatles del 1966.
Ci sono, inoltre, particolari accordi e scale musicali “tristi” che vengono impiegate per indurre depressione e istigare al suicidio.

Attualmente MTV è uno dei più poderosi strumenti di diffusione di messaggi satanici perché si rivolge principalmente alle sensibili menti dei giovani.
Non vi è praticamente video musicale o programma trasmesso da questa emittente che non contenga fumi malefici, anche espliciti o subliminali.
Tutto il mondo dello spettacolo è marcio.
Rammento con sgomento la deposizione di Gigi Sabani, il presentatore-imitatore romano, che fu coinvolto nello scandalo “merolone”. Testimoniò che le mamme stesse delle ragazzine, aspiranti attricette-troiette, erano le più assillanti nell’infilargli in tasca certi bigliettini. Sui quali stava scritta e firmata da “mammà” l’autorizzazione per la figlia MINORENNE a fare sesso con chiunque pur di ottenere una “spintarella” nello showbiz.

Di seguito un esempio di canzone dal “plateale” contenuto demoniaco che mi è recentemente capitata sott’occhio anzi “sott’orecchio” mentre, guidando, ascoltavo la radio.
L’esegesi dettagliata non è difficile partendo dal tenore particolarmente violento che ci da una prima indicazione.

Bruci la città
e crolli il grattacielo
rimani tu da solo
nudo sul mio letto.

Il titolo andrebbe interpretato come indicativo presente, seconda persona singolare, ”TU bruci la città”. Un’invocazione agli avvenimenti terribili dell’11 settembre grande impresa dei luciferiani. Poi rimani solo tu, o Lucifero.

Bruci la città
o viva nel terrore
nel giro di due ore
svanisca tutto quanto
svanisca tutto il resto.

Prosegue la citazione degli avvenimenti di quel giorno la cui intera sequenza si svolse “nel giro di due ore”.

E tutti quei ragazzi come te
non hanno niente come te
io non posso che ammirare
non posso non gridare.

“Tutti quei ragazzi” sono i luciferiani che “come te” Lucifero, “non hanno niente” cioè “non hanno un Nome”, sono scacciati a professare i loro malefici riti satanici in luoghi segreti come Parsifal fu allontanato dal Paradiso.

che ti stringo sul mio cuore
per proteggerti dal male
che vorrei poter cullare
il tuo dolore il tuo dolore.

Atto di devozione a Lucifero. Manca una virgola nel testo che è stata volutamente omessa per renderlo meno comprensibile ma la si intuisce nel cantato “per proteggerti dal male che vorrei, poter cullare il tuo dolore”. Il dolore del Portatore di Luce per non essere più al cospetto di Dio.

Muoia sotto un tram
più o meno tutto il mondo
esplodano le stelle
esploda tutto questo.

Invocazione dell’Armageddon, la fine del mondo, il Trionfo del Diavolo

Muoia quello che è altro
da noi due almeno per un poco
almeno per errore.

Il riferimento è a coloro che si oppongono al fato del NWO che vengono resi all’impotenza, uccisi in suicidi inscenati, incidenti stradali o aerei, “per errore”.

E tutti quei ragazzi come te
non hanno niente come te
io vorrei darmi da fare
forse essere migliore.

Auspicio di volere essere una luciferina “migliore”.

farti scudo col mio cuore
da catastrofi e paure
io non ho niente da fare
questo è quello che so fare.

Ti proteggerò sempre, o Maligno, e diffonderò la tua opera facendo quello che so fare e che faccio in questo momento, cioè cantare.

Io non posso che adorare
non posso che leccare
questo tuo profondo amore
questo tuo profondo
non posso che adorare
questo tuo profondo.

“Io non posso che adorare”. Coloro che sono indemoniati non riescono a spezzare le catene e non possono che esssere sottomessi, posseduti come bestie (“leccare”) dal Demonio.
Sottomessi al “profondo amore”, “amore” che proviene dagli Inferi. Chi ha orecchio musicale noterà che la parola “profondo” è sottolineata dalla voce. Caratteristico l’uso dei lemmi “profondo” e “profondità” che ne fa il profeta Isaia, quando cita del Principe delle Tenebre.

E che dire del video?
Una volta giunto a casa do una rapida scorsa su Youtube:

http://www.youtube.com/watch?gl=IT&hl=it&v=7VOFVcmCcQg&feature=related

Nel tatuaggio sul braccio, sulla saracinesca, in bella mostra, il disegno ipnotico di una S (Satana) neanche tanto mimetizzato. Inoltre inquietanti loschi figuri in tenuta “ orgia sado-maso”.
Poi si vedono rappresentata le fiamme dell’inferno e soprattutto, sì anche lui , il più bello e saliente degli angeli che cacciato dal Paradiso, è iconografato in questo video.
La figura femminile, ed altri personaggi, dell’animazione è per altro l’archetipo del invasato: un essere svuotato, dai movimenti robotici, col sorriso sardonico, un simulacro di umanità che di tanto si volge inebetito verso l’alto in cerca di un impossibile varco dalla più cupa disperazione.

Questo episodio d’invocazione “palese” è interessante per due motivi.
Il primo è che ci offre la conferma indiretta che gli avvenimenti dell’11 settembre 2001 furono proprio un “inside job” e non la versione ufficiale dei “terroristi” beduini semianalfabeti, ma bellamente capaci di pilotare un grosso aereo di linea per centinaia di km, per poi centrare con precisione le due torri.
Poichè c’è un particolare.
Se chiedete a un qualsiasi esperto pilota di piccolo velivolo (“cessna”, “piper”) vi dirà di non sentirsi assolutamente in grado di portare un grosso aereo passeggeri se non, qualche d’uno ammetterà, dopo un notevole addestramento.
Ora, ci vogliono fare credere che un branco di extracomunitari con alle spalle POCHE ore di volo su PICCOLI aeroplani furono in grado di dirigere enormi jet con maestria da piloti di caccia.
La Cabala ebraica, la numerologia sono strumenti per comunicare con l’aldilà e certi numeri o combinazioni di essi si ripetono in modo ossessivo ma il la stregoneria è che nessuno se n’è acnota questi dettaglicorto. Per esempio, che dall’11 settembre 2001 ci sono esattamente 11 anni e 101 giorni (o 3 mesi, 11 giorni) (4) dal famoso 21 dicembre 2012, data della fine del calendario Maya.
Il secondo motivo è che i membri di questa fratellanza della dissoluzione ormai si fidano di più a esporsi al pubblico perché il Seduttore è asceso dall’Inferno, è giunto fra di noi.

Negli Stati Uniti in tutte le case vi si trova una Bibbia.
Anche in quasi ogni stanza di albergo e hotel. Persino nei motel a ore con i materassi ad acqua e la tv in camera, perennemente sintonizzata su canali porno, vi si trova il testo sacro in fondo a qualche cassetto.
Tuttavia, alla Casa Bianca, non fu possibile reperire una Bibbia per fare rigiurare Barrack Hussein Obama dopo il “fallimento” (!) del giuramento pubblico in diretta televisiva.
Questo dettaglio cosa vi suggerisce?
Sarebbe intrigante, che dite, se qualche intervistatore chiedesse alla tipastra del video di GIURARE SU UNA BIBBIA (consacrata) di non essere una satanista.
A mio avviso SI RIFIUTEREBBE al modo in cui gli astronauti della Nasa si sono rifiutati di prestare giuramento SULLA BIBBIA di essere andati sulla Luna.

Il consiglio che mi sento di dare è tenere i vostri ragazzi lontano da MTV e dai cartoni animati sospetti IN PARTICOLARE AMERICANI. Lontani da quegli ossessionanti lettori MP3 che centrifugano il cervello senza controllo.
Attenzione alla loro morbosa attrazione per un certo brano musicale o un particolare video.
Perché il Diavolo è nei dettagli.

F. Maurizio Blondet

1 ) http://www.youtube.com/watch?v=vaHpPH5yftU
2 ) http://www.ccsg.it/page2.html
3 ) http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_backmasked_messages
4 ) Ho già scritto di questo. Negli attentati di New York, Madrid, Londra, ad esempio, ricorrono spessissimo i numeri cabalistici 3, 7, 11, 13 e i multipli reciproci o accostati (77, 93).

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